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Monday, November 30, 2015

AVIS

“Inizialmente un gruppo di medici scoprirono che si poteva curare la leucemia con la trasfusione. E però non avevano i mezzi per farla. Avevano bisogno di strutture, macchinari e soprattutto il sangue. Così loro furono i primi donatori di sangue e fondarono l’Associazione Italiana Donatori Sangue, detta AIDS. Col tempo quei soliti giornalisti insinuarono sulla garanzia del servizio e dovettero migliorarlo, allargarlo. I donatori si evolsero in Volontari e nacque l’AVIS

Scherzone, nessun bisognoso di sangue ricevera mai l’AIDS. Infatti se tale associazione a come scopo l’autosufficienza di sangue di persone malate vuole garantire anche la salute di chi dona mantenendo un integrità nel proprio ruolo.

Per chi non conoscesse tale realtà l’AVIS è un’associazione senza fine di lucro (e vi risparmio quel fare cicisbeo sul non discriminatorio sul sesso, la religione etc) il cui scopo è curare coloro per qualsiasi malattia hanno bisogno una trasfusione di sangue.
Si basa su donazioni volontari di sangue e se volete iniziare a donare sangue solitamente c’è una sede in ogni ospedale.

Quali sono i vantaggi di diventare donatore?
  1. Lo scopo principale è ovvio fino a qui: è quello medico.
  2. Scopo sociale: basandosi su donazioni gratuite e volontarie si evita di dover andare ad aumentare i costi degli ospedali che ricadono sulle tasse
  3. Ma ora passiamo anche a dire il vantaggio che avrebbe il donatore stesso: la prima volta che si entra a far parte dell’associazione si fa un esame del sangue gratuito
  4. Tale esame ti fornisce le seguenti informazioni: lo stato di salute del tuo sangue, la tipologia del tuo sangue
  5. Essere a conoscenza della composizione del proprio sangue previene dovere perdere tempo ad esempio in caso di incidente (tocca ferro) di fare il test e passare subito a fare una trasfusione

Circa un anno fa feci l’iscrizione all’Avis, una settimana dopo mi ammalai e in quei giorni mi chiamarono per donare. Ovviamente fui costretto a dire di no e solo oggi si sono ricordati che ero iscritto, e molto probabilmente che ero pure guarito da quell’aprile.

L’iscrizione è gratuita e non ho avuto nessun finanziamento per parlare di loro (su questo che peccato!)

Buona settimana a tutti.

Saturday, November 28, 2015

Winter Challenge - Tappa a Castiglione Olona

“Ogni giorno un runner si alza e si mette a correre. Ogni giorno un runner sa che se non corre…. ha le scarpe in lavatrice”

Oggi la gara a cui ho partecipato  è il cross di Castiglione Olona, seconda tappa del circuito di cross “Winter Challenge”. Il resoconto della prima gara potete trovarlo QUI

Ma partiamo a raccontare il resoconto della tappa di oggi a partire dall’esperienza personale.
Mi sono sempre chiesto se i chiodi delle “chiodate” fossero per la presa delle scarpe sul terreno o se invece fossero un deterrente per depistare gli avversari in gara di cross. Ne dubito perché grazie a Dio, alla partenza in massa nessuno è caduto. Immaginatevi se in una situazione del genere il mal capitato dopo aver inciampato veniva travolto da un esercito di podisti infighettati con le loro scarpe e i loro chiodi appena lucidati per usarli sull’erba/terra.

Già dopo 500 metri, tra curve a gomito che implica il classico stop&go a  manetta dei cross, si forma una fila composta di 2-3 persone che corrono alla volta.

Praticamente impossibile, a mio parere, lanciare una sfida nel tratto boschivo ma che nella mia progressione mi permette di recuperare fiato e ripartire. Ad ogni curva  capita di dare uno sguardo a chi ho davanti e chi dietro cosa che dal punto competitivo è molto stimolante.

Parte il secondo e mentre ho da poco superato un certo Colombo Daniele questo mi si accoda e si fa trainare, sperando che mettendomi pressione io ceda. Invece no. Il secondo giro tra volti che si vedono nel tratto boschivo, accelerazioni e chi si ferma mi permette di chiudere costante il percorso di 5,5km

Premiati classifica maschile
  1. Scialabba Giorgio  (18:11)
  2. Bello Gianluca (18:24
  3. Fatmi Yassine (18:37)

Premiati Classifica femminile
  1. Cocco Alice Rita (20:14)
  2. Bianchi Ilaria (20:21)
  3. Begnis Elena (21:08)

Il sottoscritto chiude in 21:50 (3:57 min/Km). Ho giusto avuto un disguido nel comprendere come mi parlava il gps. Poi ho scoperto che chiesto il parziale ogni minuto anziché dopo ogni km. Così pensai al primo allarme di aver già fatto un km… ma poi la disillusione del cartello dell’organizzazione coi km.

 La classifica completa la trovate QUI

Prossimamente le foto di Podisti.Net 
Buona settimana e buona gara a chi gareggia domani.

Monday, November 23, 2015

RTO TRAIL (circuito prealpi Varesine)

CIAO A TUTTI
Trail… non fanno per me: troppi sassi, radici, insidie, e percorsi fuori sentieri. Non fanno caso a chi come me a problemi alle caviglie. Ma sta volta va così vado ad allenarmi al percorso breve dell’RTO Trail. Gara di 29 km a Morazzone e finale del circuito delle Prealpi Varesine. La gara corta, a cui partecipo è di 13KM.

Sembra tutto perfetto: arrivo puntuale, ritrovo amici della mia società e di altre società, riscaldamento necessario e poi partenza puntuali.

Primo km di asfalto dove Arturo (fotografo di Podisti. Net) ha l’occasione di immortalare la partenza, poi iniziano le difficoltà.

E chi non ha partecipato alla gara nello specificodirà: “si, lo sappiamo… sterrato, Sali-scendo, tanti km, gara senza ristori prima della fine… le conosciamo le difficoltà dei trail”.

Ma non avete mai provato a vedere di essere nei primi 15 e vedere dopo 5-6 km quelli davanti tornare indietro verso di voi. Nel giro di due minuti la gara si blocca perché tutti abbiamo sbagliato strada e ci siamo accorti che non era segnalato passaggio al 4km. Praticamente tutti i 200 che erano partiti si sono ritrovati  riuniti nello stesso punto perplessi, fermi e a chiedersi come era possibile che non ci  fossero indicazioni.

Purtroppo chi era partito con l’idea di fare una gara di 13 km è rimasto disilluso. Dovendo tornare indietro di 2 km è diventato un allenamento di 17 km. Spero che a breve l’organizzazione dia spiegazioni sul sito di come tutti e 200 persone siano stati indotti a sbagliare strada.


Ribaltata la classifica ci rimettiamo in marcia sul sentiero e riusciamo a metterci sul sentiero chi tagliando dalla strada, chi rifacendo la salita.
Oramai è un allenamento e dunque riparto più rilassato dal punto di vista cronometrico.
Chiudo avendo fatto 17 km.


Un accenno ai vincitori della gara lunga (la quale si è svolta invece regolarmente) Stefano Bianco (2:05:00) e la giovane Ilaria Bianchi (2:17:30). Tutti Bianco.


Buona settimana a tutti.
P.S. nota che definisce l'uso dell'aggettivo di "giovane" nel definire la prima donna: vi sono una serie di pregiudizi razziale da parte delle donne quando un uomo definisce l'età di una donna. Ogni minuto attribuito loro lo contano come se si calcolasse l'età dei cani: la moltiplicano per 7 e dunque si sentono molto vecchie.
Io se devo aspettare la mia ragazza al bagno e mi dice "arrivo tra cinque minuti" lo moltiplico di conseguenza per 7. In ogni caso potete dedurre l'età dalla foto.

Tuesday, November 17, 2015

NOTIZIE CHE NON DA NESSUNO

Vi sono alcuni fatti, del tutto inosservati, che a mio parere bisognerebbe soppesare. Questo lo dico in quanto sono a conoscenza di certe cose che secondo me dovrebbero essere di dominio pubblico. Vi faccio dunque l’esempio di notizie che circolano in giro e dunque capirete come effettivamente siamo malinformati

Vi basti sapere che forse l’aneddoto “tipo” prototipo sia il gossip. Passo dunque ad esemplificare. Ai tempi in cui andavo al liceo durante una lezione di ginnastica alcune ragazze avevano sgamato Paolo che usava la stessa maglietta mai lavata da sei mesi.  Avevano passato così due ore a rompere i co…oni a tutti in merito cercando trasmettere il medesimo senso di disgusto. Il prof ovviamente venne conoscenza della notizia. Tale notizia è una di quelle che io definisco “disinformazione di servizio, servizio di stampa divulgativo, giornalismo, stampa”. E come tutti i fatti hanno una parabola e questa aveva la sua fine col prof di scienze motorie che tagliò corto con “Alla sua ragazza piace così”. In merito alla maglietta non lavata da sei mesi di Paolo io comunque ho la mia opinione. Credo che comunque alla fine dell’anno una volta lavata la cartella se ne sarebbe accorto; che non lavava la cartella da cinque anni.

Questo è un esempio di come siamo male informati: di come spesso ci arrivino notizie false, notizie non di rilevanza giornalistica, insulti, propaganda. E invece notizie importanti vengono taciute, portate in maniera confusionaria, usando opinioni al posto dei fatti.

Ora voglio farvi un elenco di “Modelli” di notizia verosimili che io intendo male informanti. Capirete così di come tutta la stampa, non importa se di sinistra-destra-italiana-straniera-di.propaganda-comunista-fascista-moderata-di.centro-vegetariana-progay-emo (etc), sia limitata rispetto a quello che davvero si può fare.
A voi notizie che non dà nessuno:

  1. Va rivalutato il galateo nel mangiare la pizza con le mani
  2. Nicky Minaji non è poi sta gran figa
  3. Quelli del movimento 5 stelle non vengono accettati negli Hotel 4 stelle
  4. Il Nickname di Nick Jonas è Nick (quello dei Jonas Brothers)
  5. Voldemort ha comprato il naso Made In China
  6. I testimoni di Gehova inventano il citofano
  7. Il filmato che mostra il primo uomo sulla luna citando la famosa frase “Un piccolo passo per me, un grande passo per l’umanità” è stato girato a Hollywood
  8. La velocità della luce ha problemi a frenare prima del rosso

Sunday, November 15, 2015

10 km Cardano

CIAO A TUTTI

E’ formalmente arrivato l’autunno con questo fine settimana, preambolo della stagione di cross per gli amanti di quelle gare che vengono definite come “fango, freddo, fatica”. E’ anche il preambolo per un lungo periodo di allenamenti per chi invece come me predilige a terreni più sicuri come pista e strada. Non sarebbe infatti male infatti a partire da domani dimenticare gare, posizioni trasferte e levatacce la domenica mattina e impostare l’anno nuovo.

Con oggi dunque andiamo a raccontare la storia del “3° Memorial Laura Prati”: campionato provinciale Fidale per le categorie senior e master.
Tale manifestazione esordisce nel 2013 a seguito dell’uccisione dell’allora sindaco Laura Prati e siccome era una persona molto “sentita” l’Atletica Casorate (con l’aiuto della Ciclistica Cardanese) dedicò nel comune dove lei operava tale manifestazione a scopo benefico.
Nel 2014 la Fidal Varese assegnò a tale manifestazione il titolo di “Prova unica di campionato provinciale su strada per categorie master e senior.”
A tale scopo la gara venne omologata e la partenza anticipata di 300 metri. La gara da svolgere consiste dunque in due giri da 5 km

Gara molto stimolante se soprattutto al secondo giro raggiungi due della stessa categoria, nello specifico Felli Roberto e Alzati Matteo coi quali corriamo la seconda parte punto-a-punto e il distacco non arriva fino al momento della volata che ahimè malgrado la tiratona cedo le due posizioni.

Chiudo dunque 48° /236 ad una media di 3:52 (38:45) e 6°/10 di categoria.

PRIMI PREMIATI ASSOLUTI MASCHILE
  1. Maliverno Matteo
  2. Gattoni Marco
  3. Marco Brambilla
  4. Lollo Antonino
  5. Argoub Rachid


PRIMI PREMIATI ASSOLUTI FEMMINILE
  1. Quartesan Chiara
  2. Cristina Clerici
  3. Urso Rossana
  4. Conte Angiola
  5. Cinzia Lischetti
 Qui la classifica completa.

Prossimamente le foto, nel frattempo buoni allenamenti a tutti.

Saturday, November 14, 2015

Je suis.....

CIAO A TUTTI
In merito agli avvenimenti delle ultime ore a Parigi vorrei evocare un messaggio di solidarietà allo stato alleato francese che vuole anche andare a discapito a chi porta avanti la "filosofia della ruspa".
Propongo a tutti di abbassare i toni nazionalista nel momento in cui si apre uno scenario di guerra tra civiltà come al tempo dei crociati, come nella seconda guerra mondiale...
Propongo dunque la riflessione di un testo musicale soffermandomi sulle prime strofe prima del ritornello.

Tale testo va nel rispetto della vita intesa nella non violenza, nella fratellanza, per la pace. E tutto ciò si fonda su un senso di non belligeranza.


There's a woman crying out tonight 
Her world has changed 
She asks God why 
Her only son has died 
And now her daughter cries 
She can't sleep at night 

Downtown 
Another day for all the suits and ties 
Another war to fight 
There's no regard for life 
How do they sleep at night 
How can we make things right? 
Just wanna make this right 

We believe (X6)
In this love 

We are all the same 
Human in all our ways and all of pain 
(So let it be) 
There's a love that could fall down like rain 
(Let us see) 
Let forgiveness wash away the pain 
(What we need) 
And no one really knows what they are searching for 
(We believe) 
This world is crying for so much more 

We believe (x6)
In this love 

We believe (x5)
In this love 

So this world 
Is too much 
For you to take 
Just lay it down in front of me 
I'll be everything you need 
In every way 

We believe (x6)
In this love 
(In this love) 
We believe 
(In this love) 
We believe 
(In this love) 
We believe 
(In this love)

Wednesday, November 11, 2015

Il recupero è allenamento

CIAO A TUTTI
Dopo il caldo eccessivo di domenica scorsa, praticamente estivo applicato alla seconda settimana di novembre, ho avuto modo di riflettere.
Ed ecco come molte volte una persona che si allena da sola non si accorge di star mettendo troppe gare vicine poi per quello crolla pur sapendo di come "anche il riposo e lo scarico siano allenamento". E così mi sono lasciato andare con 4 gare lunghe di fila nel giro di un mese e mezzo.

Dall'anno prossimo (visto che non faccio già normalmente i cross) propongo a me e agli altri di distribuire sull'anno intero le gare. E come? Forse stabilendo delle priorità, decidendo di fare una gara lunga e poi di lasciare una serie di domeniche in mezzo se non mesi prima di ripartire.

Insomma ognuno sa quanto recupera con l'esperienza ed ovvio che parlando empiricamente che se faccio una mezza si ha bisogno di due settimane di recupero e se si fa una maratona il recupero post gara è di un mese.

Per me è infatti il momento. La prossima gara importante per me sarà la Stramilano il 20 marzo. Nei cinque mesi complessivi che rimangono avrei dunque il tempo di:
  1. Recuperare le forze dalle immediate gare appena svolte
  2. Allenarmi
  3. Recuperare la fase di carico prima della gara
  4. Stabilire prossime sufficientemente in là col tempo da recuperare ed allenarmi
"Recupero e scarico è allenamento"

Buona settimana a tutti

Sunday, November 8, 2015

Reso conto della Mezza maratona a Busto Arsizio 08 novembre 2015

CIAO A TUTTI
Finalmente il primo resoconto di una gara sul blog, dopo alcuni articoli introduttivi sul mondo della corsa e sul blog stesso.
Partiamo da un potente resoconto personale per poi volgerci a parlare del resto: organizzazione, classifica, foto.
Parto sta mattina molto carico psicologicamente bene: ho riposato adeguatamente questa settimana, sono cinque mesi che mi strapazzo di allenamenti e negli ultimi due mesi il riscontro in gara è più che positivo a cui giungo alla fine con un tempo migliore delle aspettative. Infatti negli ultimi tempi ho chiuso il 27 settembre il giro del lago 26 km in 1:45:28 (4:06 km/) quando l’aspettativa era 1:50 e Verbania 30km che compartecipava alla maratona chiudo in 2:06:00 quando l’aspettativa era 2:08.

Sta mattina stimolato da compagni di squadra (per chi li conoscesse Antonio Puricelli e Stefano Bianco) punto a fare 1:24:00 che implica una velocità media di 4:00 netti. Mi sento molto solido dalle recenti gara e da tanto tempo (erroneamente) muto la pelle: da un solito profilo basso a uno più forte. Penso che è solo questione di farlo. Farlo e basta.
Purtroppo non mi è stato immediato. Anzi no: non posso che ammettere che a posteriori ho commesso tutti gli errori più superficiali che un runner possa fare. Ad esempio? Troppe gare lunghe vicine ad esempio. Un eccessiva sicurezza. Una partenza male calcolata, sicuro che sarei stato in grado di tenere quel ritmo fino alla fine. Corro così ad una media di 4:00 fino al 12 km. E poi finisce la benzina, male alle gambe e quel che fino ad un attimo fa era una gara in compagnia di compagni di squadra (i quali dovessero leggere questo articolo cito: Sandro Ferazzo, Diego Giacomini, Roberto Vezzaro, Loris del Vecchio di cui quest’ultimo della stessa categoria).


Così porto a casa una sconfitta e vorrei che chi a corso più lento di 1:30:00 non mi venga a dire: “Io sono geloso, perché neanche riesco a fare quel tempo quando sto bene, tu lo fai nella tua giornata no”
So molto bene che se la gara è una, gli allenamenti sono anche più di 100, giorni sotto la pioggia ad allenarsi, dolori alle gambe, tenere a mente i recuperi in cui anche in quelli si vorrebbe correre, i giorni in cui ci si ferma perché ci si è fatti male e la fatica a ripartire e tripla, per alcuni l’età che avanza e si vede i tempi che peggiorano e nella lotta contro il tempo vincerà comunque l’anzianità.

Dunque dico: “No a correre giusto per percorrere una distanza, arrivare fino in fondo. Guardo anche a come si corre”
Ora solo riparto controvento ma…. Ma la prendo con la giusta filosofia. Nel senso che è un anno che non sbaglio una gara e ora mi alleno per rifarmi.

Ora un piccolo resoconto della gara in maniera più universale. A personale parere organizzazione ottima: ritrovo (indicazioni nel presso della partenza per raggiungere il posto, parcheggi accessibili a tutti gli atleti numerosi), spogliatoio, deposito borse (che per quanto è dato per scontato invece non lo è), partenza in settori per tempo, partenza su una strada larga con rettilineo, nessun problema con traffico (almeno dal punto di vista degli atleti, comprendo il disagio per gli automobilisti. Vorrei dire dunque una questione in merito: se non ho la gara alla domenica, esco al sabato sera e dormo quindi al mattino della domenica. Risolvo così il problema di avere quel ingorgo).
Per non parlare del fatto che il 99% degli atleti sono pignoli su una cosa: l’omologazione. E’ un percorso piatto con un falso piano inesistente e misura esattamente 21.1 km da mio gps

Purtroppo un impegno pomeridiano mi impedisce di stare alle premiazioni e scappo a casa.

Ricordo a tutti che fossero interessati in maniera amatoriale alla stagione di cross tra poco c’è il
WINTER CHALLENGE
http://www.atletica-casorate.it/PRESENTAZIONI/2015/WINTER%20CHALLENGE.htm

PS per maniera amatoriale intendo colui che oltre ad avere tempi più bassi del professionista passa da una distanza all’altra e viceversa e tende quindi meno a specializzarsi come un professionista o comunque un semi-professionista.


Prossimamente un  articolo con le foto del sottoscritto e sopracitato.

Nel frattempo auguri a tutti un buono scarico e buoni prossimi allenamenti 


Tuesday, November 3, 2015

Persistenza

L’avanzare delle stagioni portava la famiglia Wayne a trascurare il proprio figlio man mano che il loro maggiordomo pensava anche a lui e loro pensavano agli affari della “Wayne enterprise”
Bruce aveva soltanto 8 anni ed era troppo piccolo, ancora, per essere trascurato. Le cure che gli dava il maggiordomo erano insufficienti per la sua crescita, che chiaramente non pensava alla sua educazione: solo a fare sì che la cena fosse pronta e a portalo a scuola.
Bastarono quindi poche settimane affinché Bruce si isolasse sempre più e tutti i pomeriggi, una volta finito i compiti, li passava in giardino per conto suo e dedicava un ora al giorno almeno per quel periodo della sua vita.
Una volta, finì nel scovare una fossa a cui non aveva mai dedicato troppa attenzione e con una satanica voglia di entrarci incominciò a lanciarci dentro le pietre per vedere dove fosse la fine. La fossa era la tana di un branco di pipistrelli che furono svegliati dal comportamento aggressivo di Bruce.
Per paura uscirono allo scoperto travolgendo il piccolo Bruce cadde dentro la fossa. Si ruppe una gamba. Preso dal complesso emotivo di rabbia e paure pianse forte e fu un attimo che il maggiordomo che i Wayne si accorsero del pericolo in cui il piccolo era il piccolo della famiglia.

I giorni dopo Bruce era incontenibile per la recente esperienza, continuava a piangersi addosso, non pensava che la sua gamba sarebbe mai guarita e che dopo giorni di solitudine quella era la fine. Isolato, nemmeno da solo riusciva a cavarsela. Così si sentiva. Solo dopo l’accaduto coi pipistrelli l’atmosfera in casa cambiò. Fu in quella condizioe che nei genitori scattò la scintilla rivelatrice e si accostarono al bambino per parlagli.
“Mi fa tanto male il ginocchio, ancora!”

“Lo sai, Bruce, perché cadiamo? Cadiamo per poterci rialzare!”

Sunday, November 1, 2015

24° Mezza a Busto Arsizio

Oggi un breve accenno all’annuale maratona di New York. Vorrei dedicare qualche riga ai Keniani Stanley Biwott e Mary Keitany che hanno chiuso rispettivamente 2:10:34 e 2:24:25 andando così a vincere l’edizione di quest’anno. Un riferimento vorrei farlo anche agli italiani che hanno partecipato soprattutto ad Andrea Lalli che ha chiuso in 2:17:15 con la posizione di 11°. Un rammarico a Meucci che per un problema di stomaco (o almeno così riferisce la stampa). Si ritira al 20° km tentando comunque la prova. La satira le tira dietro il giorno dei morti. A volte capita a tutti un giorno no ed è un peccato che capiti in gara, una gara importante.

In merito vorrei ricordare che la domenica che viene in Italia si presenterà la Maratona di Ravenna, altra gara di prestigio internazionale. L'Italian Style lo faremo sentire per la corsa, dimenticatevi pizza e mafia 

Io invece, per motivi di concomitanza, avrei deciso di aderire alla 24° Edizione della mezza a Busto Arsizio in quanto campionato regionale di mezza maratona.
La cosa interessante è che oltre a mantenere un percorso in linea con le edizioni passate ideale per registrare il PB, da quest’anno vengono inserite le griglie.
Anziché un unico plotone è interessante vederne all’atto pratico una partenza che dovrebbe essere ordinata. Evitare dunque per me, e anche altri, di vedersi partire davanti altri atleti che partono un centinaio di metri a tuono e poi…. 5:20 min/KM????  

Continuo a pensare che l'efficienza in una gara dopo le griglie sia la fila indiana ma credo che sia improponibile visto il numero di adesioni mediamente.

Ma parliamo di tempi. La mia prima maratona l’ho corsa in Canada a Mont-trembland vicino a Montreal. Ammetto che essendo in vacanza e avendo visto la pubblicità della gara per caso mi sono iscritto senza allenamento, e pizza e birra per cena alla sera prima. Chiusa in 1:41 tondi-tondi che come esordio senza allenamento non è male.
Ovviamente un anno dopo iscrivendomi alla 22° edizione di Busto Arsizio con l’allenamento chiudo in bellezza in 1:26 (sempre e fatidici tondi-tondi… è inevitabile).
Attualmente il mio personale è la Romeo and Juliet Half Marathon Verona nel 2014 in 1:25:28.




Questa volta chissà….? Accetto la sfida che mi è stata fatta di chiudere in 1:24???
Io non rammento che dal giorno del mio primo tesseramento ambisco a partecipare ad una qualsiasi gara in cui doppio il secondo. E’ un sogno che tengo nel cassetto e mi alleno costantemente per raggiungerlo. 

Buona settimana a tutti e buoni allenamenti

Thursday, October 29, 2015

QUANTO VALE UN TUO KM?

Avete mai pensato di quantificare un vostro allenamento dando un senso oltre a quello cronometrico? In che modo si può avanzare l’idea di dare un valore economico ad un tipo di attività che serve SOLO alla salute fisica del corpo?

Io attraverso tale articolo vorrei proporre l’iniziativa promossa da Matteo Raimondi che da qualche anno a questa parte viene riproposta: “IO NON CORRO SOLO”.
L’idea va al di là di fare dell’associazionismo a livello sportivo
L’iniziativa viene spiegata e promossa dallo stesso Matteo e qui vi riporto la sua risposta alla domanda: “In cosa consiste IO NON CORRO SOLO?”
“Consiste nello scegliere liberamente un associazione benefica e devolvere ad essa 5 centesimi per ogni km che voi stessi percorrete quest’anno. Inoltre potrete coinvolgere i vostri stessi amici a donare 0,05 centesimi del vostro percorso”


Solitamente paghiamo e siamo disposti a farlo 10-15 euro per una gara di 10 km, 20-25 euro per una mezza maratona, 40 euro e spesso di più per le maratone. Questo vuol dire che in gara almeno solo per l’iscrizione siamo disposti a pagare in media 1-1,5 euro al km e se la gara è particolarmente lunga siamo disposti a pagare la trasferta.

Il running vuol dire stare bene fisicamente, e se siamo disposti anche affrontare un aspetto economico è perché abbiamo un obbiettivo, e quindi vogliamo stare bene con noi stessi. Nel suo complesso la realtà dell’associazionismo è per stare bene anche con gli altri.
Vi propongo dunque l’iniziativa “IO NON CORRO SOLO” affinché l’atletica promuova a 361° gradi lo sviluppo psicofisico delle persone (e con questo intendo che faccia molto di più che organizzare gare di qualità che è il suo fondamento).

Vi propongo la lettura del Blog (nel link sottostante) di Matteo il quale esemplificherà la questione.


Siete veramente disposti a pagare 0,05 euro a km che fate per aiutare qualcuno? Anche se non è per una gara ma per un allenamento?


Wednesday, October 28, 2015

UN PO' DI CULTURA PODISTA

Ciao a tutti
Il settore amatoriale è quella fetta che oltre a creare un indotto di mercato ai produttori di scarpe, fisioterapisti, albergatori qualvolta vi fosse una gara importante come una maratona molto partecipata è anche quel settore che crea il cuore pulsante della corsa.
Sono dell’idea che quindi condividere con altri liberamente idee su come correre sia utile a tutti gli amatori, senza i quali non si avrebbero 80'000 iscritti alla maratona di Roma e 100'000 a New York.

Vorrei dunque condividere alcune informazioni a partire dalla condivisione di libri che vi suggerisco alla visione di alcuni filmati

L’ARTE DI CORRERE – Murakami
Questo libro non vi racconterà di tabelle di allenamento, numeri, un curriculum vitae di un atleta di livello. Vi racconterà l’esperienza che si matura correndo, la fatica che si prova nel finire la maratona, i problemi dell’allenarsi da soli, e la gioia di aver raggiunto obbiettivi personali: dall’aver corso la maratona di New York a quella di Atene.
L’arte non è solo quella di correre ma è anche quella di giornalista che esprime le proprie riflessioni partendo dall’esperienza personale non più di reporter ma di corridore amatore.
Per invogliarvi alla lettura vi propongo questo passo scritto da Murakami stesso

“La regola vuole che un vero gentiluomo non parli delle sue ex fidanzate, né delle tasse che paga. No, tutto falso. Scusatemi, me lo sono inventato in questo momento. Ma se questa regola esistesse, forse imporrebbero anche di –non parlare di ciò che si fa per mantenersi in buona salute-. Perché un vero gentiluomo difficilmente si dilungherebbe in una conversazione del genere. Per lo meno a mio parere. Io però, come tutti sanno, non sono un gentiluomo e quindi del galateo me ne infischio. Tuttavia – perdonate se ho l’aria di giustificarmi provo un leggero imbarazzo a scrivere questo libro, benché non si tratti di un manuale di igiene fisico-mentale, ma di un testo sulla corsa a piedi”

I racconti dei suoi allenamenti una volta che entrerete nel merito saranno ricchi quindi di aneddoti, sfaccettature linguistiche nel modo più variegato.

RESISTO DUNQUE SONO P. Trabucchi
Il tema questa volta in un saggio sono la resistenza fisica e la resilienza psicologica e come dall’allenamento a piedi nasca un atteggiamento più amplio al solo allenamento fisico, ma si allena ad affrontare le difficoltà, di come ci si possa allenare a migliorare sia da un punto fisico che mentale.
Tratto da esperienze di corsa traspare come la resilienza sia una caratteristica umano che oggi trae anche da fenomeni evolutivi



LA STORIA DELLE COSE - A. Leonard
A seguito di una riflessione personale vi propongo un libro a favore del rispetto dell’ambiente. La salute del nostro corpo non dipende solo dall’evitare l’obesità favorendo l’attività fisica. Vi propongo dunque una riflessione sul consumismo a favore dell’ambiente e dell’ossigeno che come runner siamo i prima a respirare.
Annie Leonard propone una visione dell’economia compatibile: i problemi che il consumismo porterà e che già stanno avendo luogo, l’idea di un economia sostenibile comprendendo il fatto che le risorse sono limitate.



Con questo concludo e buona settimana a tutti

Tuesday, October 27, 2015

Maratona di Venezia

Come ricorrenza l’ultima domenica di ottobre si corre la maratona di Venezia, una delle maratone più spettacolari di Italia assieme a Firenze e Roma. Quest’anno la VeniceMarathon festeggia la sua 30° edizione con ben 6632 partecipanti all’arrivo.



Essendoci una forte disinformazione da parte di chi non corre su cos’è una maratona desidero innanzitutto fare un preludio su tale disciplina olimpionica
L’idea infatti della gara nasce proprio dalla battaglia di Maratona (cittadina greca) svoltasi nel 490 A. C. in cui il contesto era quello in cui gli Ateniesi avrebbero respinto proprio a Maratona la spedizione Persiana inviata da Dario I
La disciplina a livello olimpionico si basa sul fatto che una volta vinta il comandante della legione Ateniese spedì un messaggero a comunicare la vittoria.
Attualmente la distanza ufficiale è 42,195 km (la particolarità infatti è che per essere una maratona omologata deve tenere anche dei decimali: i 195 metri devono essere interamente percorsi per quanto si tenda ad arrotondare).
La prima volta che fu introdotta nei giochi olimpici moderni fu nel 1896 che furono tenutesi proprio ad Atene

Ma ora torniamo alla spettacolare versione di Venezia nota se non altro per la partenza da Strà, cittadina a 30 km da Venezia. La gara infatti per evitare i ponti consiste proprio nell’arrivare a Venezia affiancando i canali che portano al lido. Non solo spettacolare la gara a livello paesaggistico ma anche a livello urbano che attraversa le cittadine di Dolo, Mira e Riviera del Brenta dove si possono ammirare le Ville Palladiane.
Una batosta per i corridori amatori è subito dopo Mestre il Ponte della Libertà situato esattamente al 32km. La difficoltà di tale punto è che dopo aver già corso una distanza notevole il corridore “medio” si vede davanti 8 km di ponte e migliaia di avversari, il che rende l’idea dell’interminabilità della maratona.
I ponti, ben assortiti di passerelle sono solo la batosta finale. La gara già iniziata in grande, e continuata in bello stile vuole chiudersi in Piazza San Marco dove al meno un giorno all’anno i piccioni si degnano di togliersi di mezzo per far spazio ai podisti.
Tale gare nasce nel 1986 con la sua prima edizione e ad oggi l’organizzazione concede ogni anno la possibilità ad 8000 persone di correre



La vittoria assoluta va Julius Rotich che viaggia ad una velocità media di 3:06 km/min (19,4 km/h) chiudendo quindi in un tempo complessivo di 2:11:07
Al femminile la vittoria va Gebireyes Ehite che viaggia ad una velocità esatta di 3:40 km/min (16,3 Kmh)

Per ulteriori informazioni sulla gara potete andare a questi link

Classifica

Sito dell’organizzazione

Monday, October 26, 2015

L'essenza dell'avere pazienza

Ciao a tutti
Malgrado tale blog sia stato creato anni fa ora mi torna in mente di metterci mano dopo tutto mi son detto, perché no?
Perché non sfruttare questa funzione di google assolutamente gratuita e comunicare qualcosa in un discorso piuttosto che in post usa e getta su altri social all'insegna di qualche mi piace che si brucia nel momento?

Purtroppo in passato non ho mai fatto caso alla possibilità di scrivere articoli cosa attualmente ritengo più valida dei post da160 caratteri.

Ma come primo articolo passiamo a parlare di cosa sará il blog:

  1. Di cosa parlerò negli articoli?
  2. A chi è rivolto il blog?
  3. Perché ho deciso di scrivere?
Negli articoli in media 1-2  a settimana parlerò di atletica leggera, sport che pratico oltre a fare a gara a chi mangia più pizza alla domenica pomeriggio con gli amici ( dieta dello sportivo che suggerisco a chiunque come me che non se la mena su quanti km si fanno in allenamento ogni settimana).
Il blog é rivolto a tutti. Se da una parte voglio condividere esperienze di corse dall'altra non mi dispiace variare anche temi come l'alimentazione, divulgazione sportiva e non solo etc.

Grazie a Dio oggi con gli orologi sattelitari si possono vedere sulla mappa del PC i percorsi in allenamento: non mancherò di proporre gare e circuiti nuovi.

Con questo sento di avere detto tutto!!!!!!!!!
Buona settimana e buoni allenamenti a tutti